«Non dobbiamo accettare diktat. Finirà tutto in una bolla di sapone»

No alle imposizioni dell'Europa

Forte la contrarietà delle agenzie immobiliari: «Basta con i soliti ricatti»

«In Italia è impossibile accettare questa imposizione dall’Europa», dice senza mezzi termini Roberto Marzola, titolare di Immobiliare Progetto casa. «Sarà un bel problema per gli immobili fuori dai centri storici – riprende-. Non ci sono abbastanza soldi per andare a restaurare tutto quello che si trova nelle periferie. Sarebbe giusto – la sua proposta – obbligare i costruttori a fare solo immobili green anche se è noto che già da un po’ di tempo alcuni costruttori lungimiranti si stanno ponendo questo obiettivo nel fare abitazioni sempre con una classe energetica alta. E’ sbagliato legare la vendita degli immobili a determinati standard energetici, perché su certi edifici sarebbe impossibile attuarli». Fa un esempio. «Un condomino – spiega – che vuole vendere ha tutto l’interesse, mentre chi non ha intenzione di vendere non vuole certamente spendere soldi. Per quanto riguarda poi il mercato degli affitti, se passa questa proposta il proprietario aumenterà l’affitto. Sempre se non decide di disfarsi dell’immobile stanco di essere ricattato da leggi sbagliate». «C’è forte preoccupazione per la normativa europea sull’efficientamento energetico degli edifici», interviene Cristina Boni, presidente provinciale della Federazione italiana mediatori agenti d’affari (Fimaa-Confcommercio).

«Il 9 febbraio ci sarà il primo voto sulle normative europee per favorire la ristrutturazione degli immobili esistenti e la costruzione di nuovi ad alto efficientamento energetico – dice la presidente della federazione che rappresenta gli agenti immobiliari -. Il patrimonio immobiliare esistente è ingente ed è difficilmente recuperabile nei tempi previsti dalla direttiva. Il rischio, se non sarà rivista la normativa, è quello di assistere a una svalutazione del patrimonio immobiliare. Per altro secondo fonti Mef e dell’agenzia dell’entrate la maggior parte delle unità immobiliare risulta essere in classe G e F senza considerare i borghi e gli edifici storici non vincolati». Davide Fratini è il titolare di Immobiliare Master Casa in via Garibaldi, «In questo modo – l’atto d’accusa – bloccano le vendite, come faccio ad obbligare un proprietario a fare un investimento del genere per passare da una classe energetica all’altra. Al massimo sarà chi acquista a dovere fare i lavori e certa- mente con un aiuto dello Stato, altrimenti si tratta di un onere improponibile. Sono sicuro che finirà in una bolla di sapone. L’Italia comunque deve fare la sua parte e dire no».

Il Resto del Carlino, 23 gennaio 2023

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