È nato il Gruppo locale di terziario donna guidato da Simona Salustro L’imprenditrice del settore cinema: «Valorizzerò le colleghe di tutti i settori»
Focus sulle imprese rosa: si è costituito il Gruppo locale di terziario donna Confcommercio, guidato da Simona Salustro, imprenditrice che opera nel settore dell’intrattenimento con tre cinema multisala in città e provincia (Apollo a Ferrara, Cinepark Cento e Cinepark Comacchio). Sarà affiancata, per i prossimi cinque anni, da una squadra di imprenditrici: Paola Ber- telli (Copparo – tessile abbigliamento), Annalisa Busi (Ferrara – tessile abbigliamento), Elisabetta Gallani (Ferrara – tessile abbigliamento), Paola Gallanti (Lido di Pomposa ristorazione e turismo), Carlotta Marzola (Ferrara – immobiliare), Eleonora Taddia (Ferrara tessile abbigliamento). A questo consiglio verrà affiancata Federica Sandri con una delega specifica sulle Libere Professioni.
«Voglio formulare un caloroso augurio a Simona – commenta Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara, il cui entusiasmo e passione saranno importanti per affrontare questo momento: Terziario Donna così come i Giovani Imprenditori nella strategia di Confcommercio rappresentano quel significativo volano di cui abbiamo bisogno per incrementare gli spunti innovativi e concreti per supportare sviluppo ed occupazione nel Commercio, Turismo e Servizi. L’imprenditoria femminile rappresenta peraltro una quota assolutamente significativa nel sistema economico». Tracciando un quadro sulle imprese al femminile a Ferrara e provincia, nel 2020 il 23,1% del totale (in valore assoluto oltre 7mila, 7.144), percentuale che supera la media regionale (21,2%) e nazionale (22,6%), nonostante le numerose chiusure (523 nel 2020) che rimangono in linea con il dato 2019, quando furono 559.
Le attività delle imprenditrici in particolare si concentrano in alcuni ambiti: il 24,6% opera nel I commercio, il 19,8% nel settore agricolo. A seguire si trovano altre attività di servizi (13,8%), i servizi di alloggio e ristorazione (11,5%) e le attività manifatturiere (6,2%). Le imprese giovanili, pur rappresentando più di un quarto del totale delle iscrizioni (27,1%) e appena l’11,1% delle chiusure complessive, riducono la loro consistenza passando dalle 2.305 attive nel 2019 alle attuali 2.267 (38 in meno, riduzione più contenuta rispetto allo scorso anno quando si era registrata una contrazione di -103 unità).
Gli ambiti delle imprese giovanili sono: il 24,4% opera nel settore primario (specialmente nella pesca) e il 22,5% nel commercio. A seguire troviamo le costruzioni (11,6%), i servizi di alloggio e ristorazione (11,5%), i servizi alla persona (6,4%) e i servizi alle imprese (4,5%). La manifattura si ferma al (4,1%). «Mi aspetta conclude la neopresidente Salustro, attualmente presidente provinciale del Gruppo Giovani di Confcommercio – un periodo particolarmente impegnativo quanto stimolante. Intendo valorizzare le nostre colleghe che in tutti settori si distinguono e che possono essere di esempio e stimolo con le loro esperienze professionali».